Alla base di tutto il “balletto” di questi giorni, fra i movimenti del mercato e le contromosse della politica nella discussione della finanziaria bis, c’è principalmente un gigantesco equivoco. La politica, tutta indistintamente, ne fà solo una questione di soldi da trovare, anche perchè è il solo orizzonte che è in grado di considerare. Questo risulta evidente dai dibattiti in corso tra i partiti ed al loro interno. I mercati invece non guardano tanto ai soldi (anche se sembra un controsenso), ma alla serietà ed affidabilità di un paese e delle sue istituzioni. Sono convinto che i mercati apprezzerebbero di più decisioni di equità e con modelli di principio pur con minore portata economica, come liberalizzazioni, snellimenti, riduzione dei privilegi e degli sprechi ed equità fiscale, ecc..
Questo è il motivo alla base per cui la situazione non migliorerà senza una enorme discontinuità nell’organizzazione e nella cultura diffusa del nostro paese.
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